Uno dei più famosi detti riguardanti il football americano è quello in cui si fa riferimento ai centimetri, quei pochi che bastano a riuscire o meno a fare un gioco, una presa, un placcaggio: a vincere o perdere una partita.
Ieri sera a Pero ai Giaguari Torino, per riuscire nell’impresa di battere i forti Rhinos Milano, quei centimetri sono mancati troppe volte.
Alcuni errori di esecuzione in situazioni importanti, e troppe penalità in attacco hanno condizionato una buona prova della squadra, che ha giocato con grande carattere e dimostrato di tener bene il campo anche contro una squadra, i Rhinos, che a
detta di molti addetti ai lavori sembra essere la designata vincitrice di quest anno.
Se a Bergamo i Giaguari si sono trovati sotto a causa di una partenza sottotono dell’attacco, contro i Rhinos è la difesa a faticare inizialmente: pronti – via e i Rhinos, con un drive di sole corse, centrano la prima marcatura con Garetto, mattatore del
drive.
Subito sotto 7-0 i Giaguari reagiscono però bene: Arduino & co. orchestrano un ottimo drive, che consuma anche parecchio tempo, e trovano il pari con una corsa personale del quarterback americano, che si invola per 18 yards seguendo i blocchi della linea e di Cotrone: 7-7.
I Rhinos rimettono la testa avanti nel secondo quarto, quando, giocandosi un quarto down sulle 2 yards dei torinesi, riescono
per pochi centrimetri a segnare il touchdown con l’oriundo Ricciardulli: grande la prova della difesa torinese in questo
drive, ma i centimetri, come detto all’inizio, dànno ragione ai Rhinos.
I ragazzi di coach Merola però non si scompongono, e trovano nuovamente la via della segnatura, questa volta con Cotrone, che viola la end zone milanese dopo una corsa da 6 yards: Mella fallisce l’extra point e i Rhinos restano avanti di un punto: 14-13.
A questo punto, con meno di un minuto da giocare, tutto farebbe pensare che questo potesse essere lo score alla fine del primo tempo, ma la difesa giallo nera si fa cogliere impreparata da un lungo lancio di Pryor per Gavazzi, viatico per la segnatura dello stesso ricevitore milanese, giunta nel gioco successivo, sempre su lancio di Pryor. I Giaguari vanno così al riposo sul 13-21.
La partita è molto bella ed equilibrata, e nel secondo tempo ci si aspetta la stessa battaglia.
I Giaguari però non capitalizzano il primo possesso offensivo, e i Rhinos, molto ben organizzati, riescono a piazzare l’allungo con Garetto, che segna dopo una corsa da 6 yards.
Sul 27-13 i Giaguari capiscono che non possono più commettere errori, cominciano male il successivo drive offensivo, ma riescono a tenerlo vivo grazie ad una giocata di special teams, in cui Arduino finta di andare al punt per poi pescare invece Mella con un lancio. Sembra il gioco giusto permettere altri punti sul tabellone, ed invece, a causa di un paio di penalità e di un drop da parte di un ricevitore, il drive dei Giaguari va ancora in stallo.
Ad inizio dell’ultimo quarto i Rhinos segnano ancora, con Ricciardulli. I Giaguari rispondono con un bel lancio da 44 yards di Arduino per Mella: il punteggio recita a questo punto 35-21 dopo la trasformazione da due punti dei torinesi, ma è troppo tardi per tentare la rimonta.
Arriva infine, nei minuti finali e con in campo molte riserve, un altro touchdown di Ricciardulli che fissa il punteggio sul 41-21
finale.
Ai Giaguari resta sicuramente la nota positiva di aver giocato alla pari per più di un tempo contro una squadra molto quotata, ma anche il rammarico di essere in parte causa del proprio mal per via delle numerose ingenuità compiute.
“Ho visto una gran bella partita di football – dice il presidente Roberto Cecchi – tra due ottime squadre. Nel football, però, vince chi sbaglia meno, e stasera i Rhinos hanno sbagliato sicuramente meno di noi.”
Il coaching staff avrà tempo per preparare al meglio la rivincita contro i Rhinos, che saranno nuovamente avversari dei Giaguari dopo la lunga pausa Pasquale: le due squadre si incontreranno nuovamente tra tre settimane, questa volta tra le mura amiche dei Giaguari, quelle del Primo Nebiolo di Torino.