Contro gli Skorpions arriva un altro stop

Seconda sconfitta stagionale per i Giaguari Torino, che devono cedere il passo agli Skorpions Varese che hanno controllato la partita senza alcun tipo di problema dal primo all’ultimo snap.
Sotto il sole pieno di Borgaretto, seppur disturbati da un vento a tratti fastidioso, Giaguari e Skorpions hanno dato vita ad una partita ben diversa da quella che ci si aspettava. Gli Skorpions sono stati padroni assoluti del campo, condotti alla perfezione dal loro quarterback Ryan Griffin, autore di quattro touchdown pass, che ha saputo sezionare la difesa giallonera con una precisione davvero chirurgica, trovando sempre il ricevitore libero nel medio corto senza bisogno di sparare palloni profondi. È stato proprio il gioco aereo sul medio corto l’asso nella manica di Varese, che ha saputo sfruttare alla perfezione quello che la difesa avversaria gli concedeva, giocando con pazienza, chiudendo down su down ed andando a varcare la goal line avversaria al termine di drive spesso costruiti azione per azione senza bisogno di strafare.
Dal canto suo, la difesa dei Giaguari è apparsa incapace di trovare una contromisura efficace, anche se ad inizio terzo quarto sembrava aver finalmente trovato la chiave per fermare l’attacco avversario. L’illusione è durata un solo drive, però, perché poi gli Skorpions hanno nuovamente cominciato a macinare yard, completi e primi down arrivando ad altre due segnature che portavano il risultato dal 20-0 della prima metà di gioco al 34-0 finale. L’unica sbavatura della giornata arrivava dall’extra point fallito in occasione del secondo touchdown, ma in una partita altrimenti perfetta, era un dettaglio insignificante.
I Giaguari, invece, sembrano aver definitivamente smarrito la brillantezza e l’esplosività del proprio attacco, che sembra lontano anni luce da quello delle partite con Rhinos e Warriors, capace di mettere assieme più di 400 yard di guadagno. Tra corse stentate, drop pesanti dei ricevitori e passaggi spesso incompleti, il reparto offensivo torinese sembra non essere più capace di muovere la catena e, di conseguenza, segnare punti sul tabellone. Non è un caso, infatti, se nelle ultime due partite gli unici sette punti segnati sono arrivati dagli special team.
Se questa partita doveva rappresentare uno spartiacque per la stagione di entrambe le squadre, per gli Skorpions è arrivata la definitiva conferma che la squadra fa sul serio e può puntare all’obiettivo grosso. Per i Giaguari, invece, placati definitivamente gli entusiasmi delle prime due partite di campionato, la strada si fa decisamente in salita. Nelle prossime quattro partite, infatti, i Giaguari dovranno affrontare le due finaliste della scorsa stagione (Panthers e Guelfi) e quei Dolphins Ancona che stanno andando ai mille all’ora, con la sola partita con i Lazio Marines sulla carta abbordabile. Sebbene la formula che qualifica sei delle nove squadre ai playoff , ed il vantaggio sullo scontro diretto con i Rhinos, possono far pensare che potrebbe anche bastare una sola vittoria per qualificarsi alle wild card, è chiaro che l’obiettivo dei Giaguari è quello di rialzare la testa e, almeno, giocarsi le partite restanti, perché la squadra vista nelle ultime due uscite contro Frogs e Skorpions è troppo brutta per essere vera e, soprattutto, per essere la stessa che aveva tenuto testa e battuto in overtime i Rhinos alla prima giornata.
Tre settimane di pausa, prima dell’ultima partita casalinga contro i Guelfi del 14 aprile, saranno sufficienti per riorganizzarsi e ripartire con l’entusiasmo di inizio campionato? Ci auguriamo, ovviamente, di si.


LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

JIM NENDEL – Head Coach: Siamo ad un punto della stagione nel quale stiamo cercando un po’ di continuità. Abbiamo avuto un po’ di infortuni, e questo inizia a farsi sentire. Penso che stiamo ancora cercando la nostra identità, dobbiamo ancora capire chi siamo e cosa possiamo fare. Non abbiamo giocato bene oggi. In attacco stiamo facendo molti errori, ci stiamo facendo male da soli. Dobbiamo entrare nel ritmo partita e non lo stiamo facendo. Facciamo errori, commettiamo penalità, droppiamo palloni, non vediamo quello che la squadra avversaria ci concede e forziamo le situazioni cercando soluzioni che non ci sono. È in problema di lettura della partita, di giocatori che non sono in sintonia tra di loro, e tutto questo si traduce in una cattiva esecuzione degli schemi.

DAVIDE TEBALDI – Linebacker: Non siamo entrati in partita con la giusta grinta, in difesa. Poi ci siamo ripresi e li abbiamo messi un po’ in difficoltà costringendoli a cambiare dei giochi, però poi nel secondo tempo abbiamo spento proprio il cervello, sia attacco che difesa.
Dobbiamo allenarci meglio, dobbiamo impegnarci tutti di più. Ci aspettano sicuramente quattro partite molto impegnative e dobbiamo cercare di vincerne una o due. Dobbiamo riprenderci, perché giocando così non andremo da nessuna parte.