Le previsioni della vigilia parlavano di una battaglia, e battaglia è stata, soprattutto nel primo tempo, tra Giaguari e Mastini, per conquistare il diritto di giocare il Silver Bowl, la finale della seconda Divisione, tra due settimane a Piacenza. L’hanno spuntata i Giaguari, che procedono spediti senza sconfitte, ma l’inizio della partita è stato un vero e proprio choc per i torinesi, che in un amen si sono trovati sotto 16-0 nel punteggio e nulla sembrava funzionare, né in attacco, né in difesa.
Grazie al sapiente lavoro del coaching staff, però, i padroni di casa hanno riordinato le idee e, con pazienza e determinazione, hanno rimontato lo svantaggio fino a chiudere il primo tempo sotto di soli due punti, e poi hanno preso il largo dopo l’intervallo, fissando il risultato finale sul 49-25, un distacco che non ammette repliche e che rimedia a quel blackout iniziale che aveva seriamente rischiato di compromettere il lavoro di una stagione.
Così non è stato, ed i Giaguari sono ora attesi all’ultimo appuntamento di stagione a Piacenza venerdì 16 Luglio, dove affronteranno i Vipers Modena, che sabato sera hanno sorprendentemente fatto fuori gli Skorpions Varese, che tutti davano come favoriti per la vittoria finale.
È stato un inizio durissimo, dicevamo. I Mastini segnano alla prima azione di gioco con una corsa da 76 yard di Simioni, poi intercettano i Giaguari al primo lancio della partita, e raddoppiano con Savoia, che riceveva un passaggio di Carminati da 3 yard. Intontiti dal repentino uno-due, i Giaguari non riuscivano a reagire, ed i Mastini mettevano altri tre punti sul tabellone con un field goal di Monte. Sul 16-0, a fine primo quarto, i gialloneri davano segni di ripresa andando a segno con un preciso passaggio di Dalmasso per Serra da 45 yard.
Nel secondo quarto la difesa torinese chiudeva le maglie, ed i Mastini faticavano a conquistare terreno. L’attacco di casa, d’altro canto, cresceva poco a poco, andando nuovamente a segno ancora con un passaggio di Dalmasso, questa volta da 37 yard su Salsa. Il primo tempo finiva con i Giaguari che avrebbero voluto tentare un field goal per chiudere davanti nel punteggio la prima frazione, ma una gestione piuttosto singolare del cronometro da parte degli ufficiali di gara, negava loro questa possibilità.
Nel secondo tempo, c’era una sola squadra sul terreno di gioco, ed erano i Giaguari. Una difesa superlativa chiudeva le porte agli attacchi dei Mastini, che non riuscivano più a muovere palla, ed un attacco finalmente incisivo anche sulle corse, metteva alle corde i veronesi. Ghio piazzava una doppietta con corse da 6 e 10 yard, ed i Mastini rispondevano con un field goal di Monte.
Nel quarto periodo i Giaguari prendevano definitivamente il largo. Salsa riceveva un passaggio di Dalmasso da 34 yard per il suo secondo touchdown personale, poi toccava a Ruffinatto segnare il proprio nome sullo score con una ricezione da 8 yard. I Mastini non mollavano l’osso ed andavano a segno con Savoia, che riceveva un passaggio da 36 yard di Carminati, ma c’era ancora tempo per Serra di segnare anche lui il secondo touchdown di giornata con una ricezione da 21 yard. La trasformazione su calcio di Sibona Tacco (che sostituiva Caprioglio dopo un’altra prestazione perfetta con 6/6 sui calci di trasformazione) fissava lo score sul 49-25 definitivo.
La vittoria dei Giaguari ha mostrato il carattere di questa squadra che forse ha bisogno di prendere uno schiaffo ad inizio partita (oggi due e mezzo) per svegliarsi dal torpore ed entrare nel clima agonistico, ma che una volta in piedi, è difficilissima da abbattere.
Un coaching staff strepitoso con il continuo lavoro di aggiustamento durante la partita, ed un gruppo di giocatori che esegue alla perfezione le istruzioni che gli vengono date, fa di questo collettivo un osso particolarmente duro per tutti. A Piacenza non ci saranno gli Skorpions, un po’ a sorpresa, ma i Vipers non sono arrivati in finale per caso, e sicuramente il coaching staff torinese sarà al lavoro già da questa sera per mettere a punto le strategie giuste per provare a portare a casa un titolo di Seconda Divisione che, a trent’anni dal titolo italiano del 1991, sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione sin qui davvero straordinaria.