GIAGUARI ANCORA SCONFITTI

Tra i tanti modi di dire del football c’è quello che dice di come sia uno sport di centimetri, in cui le partite si giocano a volte su un singolo gioco o in pochi secondi. Beh, la partita tra Giaguari Torino e Lions Bergamo si sabato scorso è stata uno degli esempi a dimostrazione di come quei modi di dire spesso non siano poi tali, ma rappresentino la realtà.

Un touchdown di Garetto con una corsa da due yard a una manciata di secondi  dalla fine infatti porta i Lions in vantaggio per la prima volta nel match, e regala agli orobici la vittoria in una partita che i Giaguari avevano a lungo condotto, seppur con il minimo scarto di un field goal.

Il 12-16 finale con cui gli ospiti vìolano il Primo Nebiolo decreta in maniera inequivocabile la crisi in casa giallonera: gli uomini di coach Jay Venuto sono in caduta libera, alla terza sconfitta consecutiva dopo la vittoria conseguita all’esordio sui Dolphins Ancona.

Qualcosa non ha nuovamente funzionato nelle strategie offensive dei Giaguari, che pure sembravano in serata dopo aver segnato  un touchdown nel drive iniziale della partita: la combinazione di corse di Fabiano Hale e lanci di Chase Venuto ha portato i torinesi sul 7-0 grazie ad una corsa da 6 yard del runningback ex California, ma da quel momento in avanti qualcosa si è inceppato, i punti non sono più arrivati con regolarità ed è parsa chiara la confusione sulla sideline giallonera. La fotografia di quanto detto è rappresentata dall’ultimo drive offensivo del primo tempo in cui i Giaguari, dopo essere riusciti a conquistare un primo down e goal all’altezza delle 3 yard dei Lions, si sono completamente dimenticati di avere Hale nel backfield affidandosi dapprima ad una corsa esterna del leggerissimo Marwane Moumine, poi a due lanci sballati di Venuto: il field goal di Luca Brun per il 12-9 parziale del momento ha lenìto solo in parte il dolore di non essere riusciti a fare bottino pieno in una situazione molto vantaggiosa.

La difesa, da par suo, non è riuscita a trovare le contromisure a quella che è sembrata l’unica arma efficace dei Lions, le corse del giovane che è sembrata l’unica arma efficace dei Lions, le corse del giovane quarterback Andrea Fimiani, autore del touchdown del pareggio a quota 7. Emblematico il fatto di come nel drive finale degli orobici, quello decisivo, la difesa dei Giaguari abbia concesso a Fimiani la conversione su corsa di un quarto tentativo ed undici: davvero difficile comprendere come non si sia riusciti a concentrare gli sforzi difensivi, in una situazione come quella, sull’unico vero playmaker degli avversari.

In cronaca, dopo i due touchdown iniziali di cui si è raccontato, le squadre si erano scambiate il favore di una safety per parte, per il 9-9 parziale. Il field goal di Brun, anche questo già menzionato, aveva portato i Giaguari al riposo avanti 12-9. Nel secondo tempo più nulla, fino a quei fatidici secondi finali, con il touchdown dei Lions a siglare il 12-16 finale.

Nel terzo quarto i Giaguari hanno perso per infortunio il quarterback oriundo Chase Venuto, che pure non aveva impressionato fino a che è rimasto in campo: i torinesi hanno così consegnato ancora una volta le chiavi della regia ad Andrea Morelli, sempre pronto e disponibile a sacrificarsi per la causa. Inevitabile non ripensare alla passata stagione: i fantasmi del 2017 si sono prepotentemente manifestati ai gialloneri anche se, ad onor del vero, fu proprio nel momento di massima difficoltà che la squadra riuscì a trovare l’orgoglio e la continuità utili al conseguimento della qualificazione ai playoffs.

Il Presidente Roberto Cecchi ha dichiarato subito dopo la fine della gara che la Dirigenza è già al lavoro per tamponare l’emorragia di risultati, e promette importanti novità e cambiamenti: gli investimenti fatti e le energie profuse alla costruzione di squadra sempre più competitiva non possono infatti essere sprecate senza lottare. Il campionato dei Giaguari è sempre più in salita, ma lungi dall’essere concluso.

 

Foto di copertina by Sonia D’Alessandro